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Negli anni ’50, durante la sua permanenza a Poggio San Marcello, Padre Luigi Agostino Grazzi, missionario Saveriano e profondo conoscitore di storia, fece importanti ritrovamenti archeologici come una autentica tomba di guerriero piceno e notevoli reperti (armature, fibule, lame di pugnale, vasellame) che testimoniano la presenza – in questo territorio – di insediamenti umani fin dal 500 a.c.; esistono, inoltre, le prove del perdurare della vita durante l’impero romano ed anche nei primi tre secoli del cristianesimo, come testimoniano alcune tessere paleocristiane rinvenute casualmente nel 1956 durante i lavori di ristrutturazione della rete fognaria all’interno della cinta muraria del castello. Degli insediamenti monacali del 1200-1300 le testimonianze sono tuttora sotto i nostri occhi: la chiesina di San Marcello al Poggio d’inconfondibile stile romanico-povero-benedettino nel cui interno era conservato l’affresco di una bella crocifissione (ora restaurato, fa bella mostra nell’abside della chiesa parrocchiale) risalente al 1400 e di sicura e provata scuola fabrianese; la chiesa di Santa Maria del Monte (a qualche chilometro dal centro abitato, lungo la via Gioncare) di cui, nell’archivio vescovile, si ha notizia fin dal 1200 e la Cripta Gotica risalente anch’essa al 1300, mentre dovrebbe risalire al 1500 la cinta muraria che circonda il Paese. Intensissima fu la vita durante i secoli 1600 e 1700, ce lo testimoniano le belle costruzioni all’interno delle mura castellane: il Palazzo Comunale edificato nel 1772 su progetto di Andrea Vici di Rocca Contrada (ora Arcevia) di recente restauro, presenta un soffitto affrescato con belle decorazioni; il Santuario della Madonna del Soccorso edificato nel 1646, posto nell’immediata entrata del paese; la Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Nicolò da Bari, edificata nel 1763 su progetto e sotto la direzione degli architetti Nicola Maiolatesi da Jesi Mattia Capponi da Cupramontana.
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