30 Aprile 2007 MOIE – E’ stata un’inaugurazione sobria quella che il CIS, in occasione dei 25 anni di attività, ha organizzato per la nuova sede nel complesso della ex Fornace. Molte le personalità politiche, militari e religiose presenti all’evento: il vescovo di Jesi Gerardo Rocconi cosiglieri regionali Livio Rocchi, Fabio Badiali, Enrico Cesaroni e Katia Mammoli, i sindaci dei 12 Comuni associati nel Cis, il vescovo di Jesi Gerardo Rocconi, il presidente della Comunità Montana Fabrizio Giuliani, il presidente della Sogenus Spa ed ex presidente del Cis Mauro Ragaini, l’ex presidente Alessandro Marini, il presidente del Sistema Museale della Provincia di Ancona Alfonso Maria Capriolo e il direttore Giorgio Mangani. Il nastro inaugurale è stato tagliato dal Presidente del Cis Sergio Cerioni alle dieci del mattino e, dopo la benedizione nell’atrio della nuova struttura da parte del Vescovo di jesi accompagnato dal parroco di Moie don Gianni, i presenti hanno potuto visitare la struttura – un’opera di pregio architettonico che coniuga ottimamente l’esterno austero dell’ex fornace con interni in acciaio – che ospita, oltre gli uffici del Cis, anche quelli della ET servizi tecnologici, ET servizi commerciali e della Multiservizi. All’interno pannelli con fotografie e grafici dell’attività del Cis in questi 25 anni e video con presentazioni dei lavori di recupero della nuova sede. Nella sala conferenze il presidente Cerioni dopo i saluti alle autorità ha tracciato la storia del Cis sottolineando l’importanza di unire dodici piccoli comuni della Media Vallesina per creare una forza capace di portare servizi e progresso dove altrimenti non sarebbe stato possibile e inoltre ha illustrato il processo di trasformazione da consorzio intercomunale a società di capitali. Il consigliere regionale Katia Mammoli si è complimentata con il Cis per l’ottimo lavoro fatto considerando che è stata una delle prime realtà a capire l’importanza di unirsi in rete. Poi il l’architetto Petrini, progettista della nuova sede insieme all’ingegner Solustri, ha espresso la sua soddisfazione per il successo del recupero strutturale di un edificio fortemente compromesso come quello della ex Fornace. Di seguito il dott. Capriolo ha invitato i presentio a visitare la mostra fotografica “Archeologia industriale delle Marche” organizzata per l’occasione dal Sistema Museale della Provincia di Ancona. |
Aggiornato: 30/04/2007 00:00:00
Data Pubblicazione: 30 Aprile 2007