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DA CONSORZIO A SOCIETA’ PUBBLICA Nel 2007 il Cis ha cambiato veste giuridica e sede operativa. Dopo 25 anni di intenso lavoro e grandi traguardi raggiunti il Consorzio Intercomunale Servizi, composto da 12 Comuni della media Vallesina, è diventato Cis Srl, società di capitali in house, completamente pubblica, i cui soci sono gli stessi 12 Comuni e altri che si accingono ad entrarvi. Il 28 aprile 2007 è stata inaugurata la nuova sede nel complesso architettonico dell’ex Fornace di Moie, recuperato con grande maestria e che conserva la memoria storica e socio-economica della ex fornace. Una trasformazione in qualche modo simile a quella del Cis, che mantiene la struttura portante a servizio e beneficio del territorio e dei residenti dei 12 Comuni, modernizzando ed evolvendo l’anima operativa.
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1982, NASCE IL CIM Era il 1982 quando venne formato il Cim, Consorzio intercomunale metano. I primissimi anni Ottanta, difficili, problematici. E quella terra di mezzo, tra Fabriano e Jesi, dimenticata dall’evoluzione perché non remunerativa in termini economici e forse anche politici. La metanizzazione aveva saltato completamente la terra di mezzo. Così i Comuni di: Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Maiolati Spontini, Mergo, Montecarotto, Monte Roberto, Poggio San Marcello, Rosora, San Paolo di Jesi, Serra San Quirico e Staffolo si unirono in consorzio. E con grande determinazione, osteggiati da costa e montagna, iniziarono quell’avventura con una filosofia di base restata la stessa per un quarto di secolo: “Insieme si può”. Il Cim ha anticipato di 25 anni quei consorzi tra Comuni, obbligatori e non, che oggi – a grande fatica – vengono imposti da leggi nazionali per gestire i servizi sociali, gli acquedotti, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Un merito, quello dei dodici Comuni della terra di mezzo, troppo spesso ignorato dai Palazzi. Anche perché quel merito non è di un partito o dell’altro, ma di gente e amministratori comunali coraggiosi e capaci di lasciare la tessera del partito fuori dalla sede del Cim.
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UN AVVENTURA CHE DURA DA UN TRENTENNIO In quasi un trentennio è stata realizzata una rete di distribuzione metano di 300 chilometri con 16 mila famiglie servite. Il gas metano ha raggiunto paesi e frazioni, contribuendo sensibilmente ad invertire la tendenza allo spopolamento del territorio. Giù il cappello, per favore. Quando “l’avventura pazza e autolesionista” – come ebbero a definirla miopi soloni della politica – si stava consolidando, il Cim si trasformò in Cis perché altre esigenze importanti erano da affrontare: gli acquedotti medievali, la depurazione del tutto assente, l’inizio del problema rifiuti. Con la stessa filosofia concettuale (Insieme si può) e con stessa determinazione sono stati completamente rinnovati gli acquedotti oggi controllati telematicamente e in grado di bypassare eventuali emergenze idriche in un singolo Comune. Ed è stato realizzato un sistema di depurazione, in fase di ultimazione, a servizio di 11 Comuni, mentre a Montecarotto per ovvi motivi di distanze è stato realizzato un efficace sistema di fitodepurazione, anche questo antesignano rispetto ai tempi. E senza carrozzoni costosi quanto inefficienti. Il Cis ha avuto e ha una struttura snella, veloce, e un patrimonio professionale di grande spessore.
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LA DISCARICA DI MOIE Basti pensare alla discarica di Moie e alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Una discarica è sempre una ferita fatta alla terra, non ci sono dubbi su questo. Ma le ferite si differenziano tra quelle che si rimarginano e quelle che diventano purolente, infettate, disatrose. Quando si è trattato di decidere se alla Cornacchia, sono meno di 3 chilometri dall’abitato di Moie, era da realizzare una discarica oppure no, non ci furono scioperi, dimostrazioni incontrollate, sfruttamenti del malcontento. Ci furono un sacco di confronti della gente con i tecnici e con gli amministratori. E si decise. Non ad occhi chiusi, tutt’altro, ma con motivazioni tecnico scientifiche e con fiducia verso chi la discarica l’avrebbe gestita. Venne formata la Sogenus Spa, ora società a totale capitale pubblico. La discarica “La Cornacchia” di Moie oggi è tra le migliori in assoluto a livello nazionale. Ha ottenuto certificazioni europee e nazionali di grande rilevanza. Proprietario della discarica è il Comune di Maiolati, socio di riferimento della Sogenus Spa (con il 38%) è il Cis che riversa l’utile delle proprie azioni sui 12 Comuni della media Vallesina. Anche questo è stato, a suo tempo, un grande successo.
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LA TRASFORMAZIONE IN SRL Leggi comunitarie e nazionali imposero poi mutamenti fondamentali nella gestione dei servizi pubblici. Mutamenti che si dovrebbero trasformare in evoluzioni positive per la collettività, ma questo è ancora tutto da dimostrare. Il Cis si è adeguato, ovviamente, cedendo i servizi a società controllate e partecipate come ET servizi tecnologici e ET servizi commerciali per il metano, restando proprietario delle reti di distribuzione. Ha ceduto completamente, invece, la gestione del ciclo integrato delle acque alla Multiservizi Spa, della quale sono soci i singoli Comuni. Resta invece azionista di riferimento, come dicevamo, della Sogenus Spa. Questa, a grandi linee, la storia del Cis. Che ha fatto la storia della Terra di mezzo, rendendola protagonista del proprio futuro. L’ha fatto in silenzio, lavorando tutti i giorni. E facendo parlare i risultati. E se il consorzio ha chiuso dopo un quarto di secolo, come un’araba fenice è nata Cis Srl. Un vestito diverso ma con lo stesso obiettivo: lavorare in nome e per conto dei Comuni associati. Aprendo altri orizzonti, altri settori, altri servizi. Perché “Insieme si può” e il futuro lo si costruisce con l’intraprendenza di oggi.
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Gli interventi del CIS hanno riguardato i seguenti settori: · Realizzazione impianto Gas · Miglioramento rete acquedotto e fognatura · Costruzione depuratore consortile · Acquisizione partecipazioni azionarie · Gestione Igiene Ambientale · Pubblica illuminazione · Servizio entrate comunali · Servizio pubblicità e pubbliche affissioni · Acchiapparisorse a favore dei comuni · S.I.T. (servizio informativo territoriale) · Polo Catastale · Piscina comprensoriale · Centrale idroelettrica · Valorizzazione territoriale
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I ruoli nel tempo: · Anni 80: costituzione del consorzio e avvio della metanizzazione. La costituzione del Consorzio ha rappresentato una svolta nel modo di amministrare e di pensare al territorio. · Anni 90: potenziamento ed allargamento del CIS ad altri servizi prima gestiti dai Comuni. Grandi miglioramenti ed investimenti ingenti su servizi essenziali come il ciclo integrato delle acque, l’energia, la piscina, partecipazione in Sogenus, servizio entrate tributarie. · Dal 2000: Il CIS è sempre più la lunga mano dei Comuni per le azioni di governo, articolando le fasi operative tra le società di gestione è chiamato ad essere il motore nella valorizzazione e tutela del territorio.
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