Rifiuti, Jesi in società con i 12 Comuni del Cis

24/03/2007

La nuova Srl curerà raccolta e smaltimento su un territorio che conta circa 100 mila abitanti Sottolineata la valenza politica dell’accordoper un ruolo da leader della città in Vallesina.
Il sindaco Belcecchi e il presidente Cerioni hanno presentato il protocollo d’intesa già firmato

Rifiuti, Jesi in società con i 12 Comuni del Cis

JESI – La città e il suo ex Contado, dopo decenni di reciproca diffidenza e indifferenza, tornano ad unirsi per affrontare temi e problemi comuni. Ieri il sindaco Fabiano Belcecchi e Sergio Cerioni presidente del Cis (società formata da 12 Comuni della media Vallesina) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per costituire una società per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La firma del protocollo è avvenuta nell’aula consiliare, ieri pomeriggio, alla presenza della stampa, dell’assessore Antonio Balestra e del direttore di Jesi Servizi Giampiero Ganzetti.

L’accordo ha una duplice importanza, politica e funzionale. Quella politica, sottolineata dal sindaco, è nella capacità della media Vallesina di unirsi per affrontare tematiche e problematiche comuni. “Jesi è se è Vallesina” ha detto Belcecchi, volendo anche fare il verso al “Jesi è Jesi” del suo avversario alle prossime elezioni Augusto Melappioni, e al “Jesini per Jesi” di Brunori. “Nel 2003 organizzai una conferenza con i sindaci della media Vallesina, venne solo quello di Monsano” ha sottolineato Belcecchi. “In quattro anni abbiamo recuperato molto terreno, sia con la società consortile per i servizi sociali formata da 17 Comuni, e ora questo importante accordo tra Jesi e i 12 Comuni associati al Cis”.

Sergio Cerioni, presidente del Cis, è stato pragmatico: “Jesi e i nostri 12 Comuni hanno territori limitrofi e stessi problemi per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Unirsi in questo contesto è la cosa più logica da fare”. Il concetto non fa una piega. I problemi: il decreto legislativo 152/2006 prevedeva la gara europea per raccolta e smaltimento rifiuti nell’area vasta (l’ambito territoriale), ma un più recente disegno di legge intende ripristinare l’affidamento in house dello stesso servizio a società interamente pubbliche. Come quella, per l’appunto che intendono formare Jesi e i 12 Comuni del Cis, in attesa di normative certe. Mettersi insieme significa partire dalle realtà esistenti in termini di professionalità e infrastrutture, garantire gli utenti per qualità e costi del servizio, salvaguardare e valorizzare gli investimenti già effettuati (compresa la Sogenus, società che gestisce la discarica consortile di Maiolati).

Dal protocollo firmato ieri alla costituzione della società dovrà passare uno spazio temporale non troppo lungo. Non è stato specificato, ma pare che il gruppo ristretto di lavoro possa riuscirci prima delle elezioni del 27-28 maggio prossimi. Anche perché il protocollo d’intesa è stato approvato dai consigli comunali dei 12 Comuni e da quello di Jesi, quindi c’è il massimo consenso. “E’ stato il mio successo più significativo” ha detto l’assessore Balestra, “ho sempre lavorato per fare della Vallesina un territorio compatto, e senza Jesi non sarebbe possibile, come non è possibile che Jesi sia avulsa dalla Vallesina”.

Il ponte levatoio della città regia è stato finalmente calato, e il fossato che la divideva dal territorio è superabile. Che la ragione siano i poco nobili rifiuti poco importa, se sarà l’inizio di un rapporto atteso da oltre vent’anni. Un rapporto alla pari, senza principi e vassalli. Se poi il protocollo dovesse manifestarsi mera propaganda elettorale, la colpa sarebbe grande.

Aggiornato: 24/03/2007 00:00:00
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